Il 13 novembre hanno avuto inizio le attività del progetto La Sardegna medievale tra autonomia e contaminazioni in collaborazione con la Deputazione Storia Patria per la Sardegna. Il progetto si articola in una serie di seminari e incontri nei luoghi della storia, a contatto con le testimonianze e le persistenze storico-artistiche, tra le fonti documentarie, sotto la guida di esperti che, come dei pifferai magici, condurranno i ragazzi e le ragazze indietro nel tempo.
L’iniziativa, promossa dalle insegnanti di storia e filosofia delle classi 3^H e 3^D mira a mettere in connessione la storia sarda locale, purtroppo quasi sconosciuta agli studenti e alle studentesse, con la storia nazionale ed europea, che si studia nei manuali scolastici. Intende mostrare che la Sardegna partecipa degli avvenimenti europei e del Mediterraneo, sviluppa peculiarità autoctone ma al contempo intreccia la sua storia a quella di altri popoli, ne viene contaminata, influenzata, stabilendo relazioni con imperatori, pontefici, movimenti religiosi, mercanti, eventi epocali come le crociate, etc.
Attraverso i vari incontri si vuole sensibilizzare alla memoria storico-culturale della Sardegna e far germogliare negli studenti e nelle studentesse la consapevolezza della ricchezza del patrimonio culturale locale, far crescere il desiderio di averne cura, tutelarlo e farlo conoscere. Si tratta di un piccolo passo verso la scoperta di un orizzonte sommerso e non abbastanza valorizzato, uno scrigno di personaggi e vicende significative.
Già lo scorso anno la scuola, attraverso il progetto Bonaria Hill aveva rivolto la sua attenzione al Cimitero Monumentale della città. Il nuovo progetto intende proseguire sullo stesso solco nella valorizzazione ed esplorazione del capitale storico-culturale locale in quanto ponte tra approccio microstorico e macro storico alla conoscenza del passato.
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